C'è un grande pioppo a
circa un km. e mezzo da casa mia, lo incontro ogni volta che percorro
una strada di campagna che gli corre vicino, sempre nel passargli
accanto, a piedi o in macchina, gli rendo omaggio, con un pensiero o
con un abbraccio ideale, per l'altezza e la stabilità che si è
conquistato nel tempo, credo con molta tenacia.
Ora io non sono in grado
di quantificarne l'altezza ma, ad occhio e croce, sarà una ventina
di metri forse anche più, proprio vicino c'è una casa e facendo due
conti presumo che la mia stima sia corretta! La chioma è molto ampia
e ha dei grossi rami che già da soli potrebbero essere dei bei
pioppi singoli!
Quello che mi affascina
di quest'albero è l'aria serena che ha nell'esprimere la sua
solidità, mi dà l'idea che dica “mi sono conquistato con merito
il posto e lo spazio in cui sono, ne ho vissute di sfide ma sono
riuscito a vincerle”! La similitudine con le persone che, superando
battaglie, si consolidano è chiara e rappresenta l'eterno specchio
tra l' Uomo e il Regno Vegetale.
Un altro aspetto che amo
di questa pianta, ma dei pioppi in generale, è che mi ha fatto
capire, nell'osservarla, nell'ascoltarla, il concetto di forza
vitale: immaginate quando in estate c'è il caldo afoso e l'aria è
stagnante, tutto è fermo e immobile, non c'è un filo di vento e si
fa fatica a muoversi, ecco che arriva un debolissimo soffio di vento, quasi impercettibile per noi, ininfluente, il pioppo lo coglie e
si fa sentire con il movimento delle sue foglie che, se il vento
cresce, cresce di conseguenza sino a diventare un suono simile al
battito delle mani, o a una scroscio di acqua! Ho trovato in questo
esempio una analogia con quei periodi che passiamo nella nostra vita
in cui le nostre forze ristagnano e ci muoviamo a fatica, quando
invece un briciolo di vitalità si fa sentire allora iniziamo a
muoverci e poi quando arriva il vento
allora andiamo!
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