Nel
periodo dell'anno che va dal 21 al 24 giugno il sole arriva al punto
più alto all'orizzonte, la luce del giorno ha durata maggiore sul
buio della notte, è il momento del “solstizio d'estate” che
rappresenta l'inizio della stagione estiva, è il momento in cui le
culture antiche celebravano questo evento con feste e riti pagani.
L'arrivo del cristianesimo trova talmente radicate queste tradizioni
che le sostituisce con una festa cristiana dedicata a San Giovanni
Battista, ma nelle culture legate alla terra queste tradizioni si
sono mantenute e sono arrivate ai giorni nostri: nella notte di San
Giovanni, per esempio, c'è la raccolta delle erbe “magiche” bagnate dalla
rugiada che porteranno salute e prosperità tutto l'anno.
rugiada che porteranno salute e prosperità tutto l'anno.
L'iperico o
erba di San Giovanni è una di queste erbe. E' una pianta dei campi, non molto
alta, con fiori giallo-oro che proprio in questo momento dell'anno
raggiungono la massima fioritura e che se si toccano strofinandoli tingono le
dita di rosso, ha un profumo quasi di incenso, è un'erba solare le cui
proprietà sono antidepressive, tranquillanti, antinfiammatorie e
antivirali era conosciuta già nell'antica Grecia. Viene chiamata anche “scacciadiavoli” perché nel
Medioevo si pensava scacciasse i demoni e gli spiriti delle tenebre!
Simbolicamente non può essere altrimenti! Se i suoi fiori giallo-oro
sono al massimo della fioritura nei giorni dell'anno in cui la luce
la “fa da padrona” sul buio, come può non aiutare chi soffre di
depressione portando luce là dove si vede tutto buio?
È' una dei miei fiori preferiti!!��
RispondiEliminaCara Alessandra...sai che non è un caso!!!
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