giovedì 23 giugno 2016

IPERICO - Erba di San Giovanni


Nel periodo dell'anno che va dal 21 al 24 giugno il sole arriva al punto più alto all'orizzonte, la luce del giorno ha durata maggiore sul buio della notte, è il momento del “solstizio d'estate” che rappresenta l'inizio della stagione estiva, è il momento in cui le culture antiche celebravano questo evento con feste e riti pagani. L'arrivo del cristianesimo trova talmente radicate queste tradizioni che le sostituisce con una festa cristiana dedicata a San Giovanni Battista, ma nelle culture legate alla terra queste tradizioni si sono mantenute e sono arrivate ai giorni nostri: nella notte di San Giovanni, per esempio, c'è la raccolta delle erbe “magiche” bagnate dalla
rugiada che porteranno salute e prosperità tutto l'anno. 

L'iperico o erba di San Giovanni è una di queste erbe. E' una pianta dei campi, non molto alta, con fiori giallo-oro che proprio in questo momento dell'anno raggiungono la massima fioritura e che se si toccano strofinandoli tingono le dita di rosso, ha un  profumo quasi di incenso, è un'erba solare le cui proprietà sono antidepressive, tranquillanti, antinfiammatorie e antivirali era conosciuta già nell'antica Grecia. Viene chiamata anche “scacciadiavoli” perché nel Medioevo si pensava scacciasse i demoni e gli spiriti delle tenebre! Simbolicamente non può essere altrimenti! Se i suoi fiori giallo-oro sono al massimo della fioritura nei giorni dell'anno in cui la luce la “fa da padrona” sul buio, come può non aiutare chi soffre di depressione portando luce là dove si vede tutto buio?






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