domenica 5 giugno 2016

TEORIA DELLE SEGNATURE

Ogni essere che si trova nell'universo, secondo la sua natura e costituzione, contribuisce alla formazione dell'universo stesso, col suo agire e con il suo patire, nella stessa maniera in cui ciascuna parte del singolo animale, in ragione della sua naturale costituzione, coopera con l'organismo nel suo intero, rendendo quel servizio che compete al suo ruolo e alla sua funzione. Ogni parte, inoltre, dà del suo e riceve dalle altre, per quanto la sua natura recettiva lo consenta".
Questo era ciò che affermava il filosofo greco Plotinio, fondatore del neoplatonismo, ed è anche ciò che ci permette di capire come gli antichi vedevano il mondo anzi l'universo: un tutt'uno in cui tutte le cose sono in corrispondenza tra loro, in cui tutto ha un senso e in cui ogni singola cellula sa dell'universo intero e l'universo sa della singola cellula, ognuno con la propria funzione. Ogni singola parte al momento della sua creazione ha ricevuto una "firma" un "sigillo" e quindi un segno che la accomuna, la lega alle altre parti che hanno stessa natura, somiglianza o funzione. Cosa lega tra loro, ad esempio, un bicchiere, un sacchetto di carta, una casa, un calendario, un vocabolario? Sono tutti contenitori e la loro funzione è contenitrice e l'osservazione analogica è quella che ci permette di trovare relazioni di somiglianza!

Nel Medioevo Paracelso (1493-1541) formula la "teoria delle segnature" basata sulla Signatura rerum (firma delle cose), per cui l'osservazione del mondo vegetale, attraverso una relazione analogica, porta a riconoscere la qualità della pianta nel suo aspetto per forma e colore con la possibilità di utilizzarla per particolari stati di salute umani; così i fiori gialli venivano utilizzati nella cura dell'ittero attraverso la segnatura del colore, utili pertanto nei disturbi del fegato; piante con parti rosse venivano usate per le malattie del sangue; invece l'esempio più facile per la segnatura della forma è la noce che veniva associata al cervello per la sua somiglianza con esso.

Possiamo stupirci se le analisi moderne ci dicono che la noce è ricca di omega 3, serotonina, vit B6 ed E elementi molto utili alle funzioni cerebrali? Che la rapa rossa tra gli altri componenti è ricca di acido folico utile al sangue? Tanto per prendere solo alcuni esempi!

Un'attenzione merita la Medicina Tradizionale Cinese, formulata nella Cina antica, che trovava analogie e similitudini tra stagioni, suoni, colori, sapori, emozioni, organi e visceri. Un esempio: il fegato, con il suo viscere vescicola biliare, vengono associati alla primavera, al colore verde, all'emozione rabbia, ecc. Anche per loro esiste una similitudine di forma rispetto ai vegetali: reni e fagioli hanno più o meno la stessa forma quindi per loro mangiare fagioli serve a dare più forza a questo organo!

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