La vita di
Edward Bach merita essere conosciuta per l'amore e la tenacia con
cui si è mosso al fine di trovare un sistema che portasse benessere
all'uomo e alla sua anima, convinto che armonia ed equilibrio tra
corpo e Io Superiore conducano alla guarigione.
Bach, medico
e ideatore del sistema di cura “I Fiori di Bach”, nasce nel 1886
in Inghilterra, in un paese immerso nel verde della campagna del
Galles; fin da piccolo mostra una grande sensibilità per la natura
che lo circonda e una determinazione nel volersi prendere cura delle
persone, la sua decisione di fare il medico infatti fu molto precoce.
Si laurea nel 1912 e inizia subito la pratica clinica a Londra, qui
si rende conto che i suoi colleghi portano attenzione alla malattia
piuttosto che alla persona nel suo insieme, nella sua specificità
con le sue emozioni, sensazioni, sogni e bisogni che, per Bach, non
possono essere ignorati. A un anno dal suo ingresso in ospedale passa
al reparto di immunologia dove, facendo ricerca sui batteri, arriva
ad importanti scoperte con ottimi risultati. Nel 1917 viene operato
d'urgenza per un tumore alla milza, in seguito all'operazione i
medici gli danno tre mesi di vita. La sua reazione è quella di
buttarsi a capofitto nella ricerca, nella sperimentazione per trovare
metodi e soluzioni che avvalorino le sue tesi, così passano
abbondantemente i tre mesi e la sua malattia regredisce, la passione
e l'amore per quello che sta facendo lo hanno guarito, è la
conclusione a cui è arrivato. Incontra l'omeopatia di cui condivide
i fondamenti e arriva alla preparazione di nuovi vaccini che chiama
nosodi. La
continua attenzione alla persona e alla relativa indole, ai relativi
stati d'animo lo portano a preparare e verificare sette tipologie
diverse di nosodi per
sette diverse personalità. Ben presto identifica i primi
rimedi floreali, nel frattempo lascia il ben avviato studio di Londra
e nel 1934 si trasferisce a Mount Vernon dove vive contemplando
piante e dando spazio alle sue intuizioni. Ha la capacità, la
sensibilità di percepire le qualità delle piante che avvicina e di
identificare i vari stati d'animo umani collegati; nel 1935 ha trovato
tutti i 38 rimedi per il suo metodo di cura e lo insegna ai suoi
collaboratori. Muore nel sonno nel 1936 sereno per aver portato a
termine la sua missione. La casa di Mount Vernon è ora la sede del
Bach Center.
Da un manoscritto del 1934 sull'azione dei suoi rimedi floreali:
“Fiori,
cespugli e alberi non coltivati di ordine superiore hanno, grazie
alla forza delle loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre
e di aprire i canali di comunicazione col nostro Io Superiore; di
inondare la nostra spiritualità con le virtù di cui abbiamo
bisogno...non ci guariscono per il fatto di agire direttamente sulla
malattia, ma perché inondano il nostro organismo con le vibrazioni
positive del nostro Io Superiore, di fronte al quale la malattia si
dissolve come neve al sole. Non vi è una vera guarigione senza un
cambiamento del modo di vivere, senza la pace dell'anima, senza una
sensazione di gioia interiore.”
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