
In autunno si ha la
necessità di raccogliere le energie per affrontare il freddo
inverno, le giornate sono più fresche e via via si accorciano, i
nostri ritmi inevitabilmente cambiano anche se non ce ne rendiamo
conto; la medicina tradizione orientale, con l'osservazione dei cicli
naturali, attribuisce ad ogni stagione un elemento a cui vengono
associati forze vitali, organi interni, emozioni, gusti, colori, ore
del giorno, ecc.; all'autunno viene riconosciuto l'elemento metallo
collegato a polmoni e intestino crasso (più pelle e capelli), alla
forza vitale “raccolta”, all'emozione tristezza e al sapore
piccante.
Tradizionalmente in
questa stagione si fanno i raccolti di ciò che è maturato durante
l'estate; raccolta e immagazzinamento permettono di affrontare
l'inverno, così in maniera analoga, anche il corpo umano ha
necessità di essere rinvigorito sostenendo gli organi coinvolti con
vari accorgimenti, innanzitutto con un'alimentazione sana consumando
alimenti di stagione, se il clima è secco meglio fare uso di
alimenti che producono liquidi e contrastano la disidratazione come
il frumento, le mele, i cachi, i fichi, le pere, le uova; se invece
il clima è umido meglio cibi come il porro, il finocchio, il riso
integrale, la carne di pollo, che mobilizzano i ristagni, è utile
inserire nella dieta spezie quali: zenzero, curcuma, cannella,
peperoncino considerando che il sapore correlato all'elemento metallo
è il piccante, l'attività fisica va favorita con l'attenzione ad
una corretta respirazione: respirare è un atto fondamentale per la
nostra energia vitale; dedichiamo del tempo alla nostra pelle con
spazzolate o scrub per eliminare le cellule morte e permettere ai
pori di “respirare”; l'intestino crasso va aiutato per evitare
gonfiori e ristagni.
Purificare, drenare,
rafforzare le difese immunitarie, alleggerimento, detossinare parole
chiave per questa stagione che offre molto con i suoi colori, i
suoi paesaggi, i suoi sapori e odori.
“Se io preferisco tanto
l'autunno alla primavera, è perché in autunno si guarda il cielo
in primavera la terra.”
(S. Kierkegaard)
Nessun commento:
Posta un commento