Il rapano
nero è poco conosciuto, al contrario del ravanello che ne è il
fratello estivo, si trova a fatica nei banchi dei mercati di paese e
il più delle volte quando lo chiedo nella stagione fredda, i
negozianti di frutta e verdura mi guardano come se venissi da un
altro pianeta e quindi mi devo perdere in spiegazioni e descrizioni
dell'ortaggio per arrivare alla conclusione che loro lì non lo
tengono!!! Quest'anno sono riuscita a trovarlo già due volte e ne ho
fatto provvista, mi piace molto nelle insalate, sia per la
consistenza che per il sapore un po' piccante che dà. La forma è
rotonda come quella del ravanello ma è molto, molto più grande
(circa una pallina da tennis) ed è bianco all'interno e nero fuori,
cosa che secondo me non lo rende invitante agli occhi di chi non lo
ha mai assaggiato.
Fa parte
della famiglia delle crocifere come rucola, senape, rape, cavoli,
cavolfiori, verze, ecc., i suoi principi attivi principali sono
glucosinolati, flavonoidi, rafanolo. E' un regolatore epato-biliare,
colagogo, antispasmodico, stimolante, tonico, diuretico,
disintossicante, espettorante, è quindi un ortaggio da tenere in
debita considerazione facendo attenzione al fatto che non tutti gli
stomaci lo gradiscono!
Una ricetta
che ci arriva dalla tradizione è lo sciroppo di rapano,
è una ricetta utile in caso di tosse e molto facile da ottenere:
cosa
serve
- miele o malto o zucchero di canna
- 1 rapano nero
come fare
tagliare
la parte superiore del rapano, svuotarlo parzialmente con uno
scavino, riempire la cavità con la massa estratta tritata finemente,
e mischiata con uguale peso di miele o malto o zucchero.
E'
necessario collocarlo su un bicchiere o su una tazza, coprirlo con la
pellicola trasparente o con la parte superiore del rapano tagliato
che farà da coperchio, e lasciarlo al fresco per 24 ore, trascorso
questo tempo, recuperare lo sciroppo che si sarà formato.
Un
altro metodo consiste nell'affettarlo sottilmente e metterlo in un
barattolo a chiusura ermetica aggiungendo 3-4 cucchiai di miele
(oppure malto). Anche in questo caso dopo 24 ore si ottiene lo
sciroppo che può essere usato in dosi di 3 cucchiaini al giorno.
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