venerdì 2 dicembre 2016

RAPANO NERO O RAMOLACCIO NERO

Il rapano nero è poco conosciuto, al contrario del ravanello che ne è il fratello estivo, si trova a fatica nei banchi dei mercati di paese e il più delle volte quando lo chiedo nella stagione fredda, i negozianti di frutta e verdura mi guardano come se venissi da un altro pianeta e quindi mi devo perdere in spiegazioni e descrizioni dell'ortaggio per arrivare alla conclusione che loro lì non lo tengono!!! Quest'anno sono riuscita a trovarlo già due volte e ne ho fatto provvista, mi piace molto nelle insalate, sia per la consistenza che per il sapore un po' piccante che dà. La forma è rotonda come quella del ravanello ma è molto, molto più grande (circa una pallina da tennis) ed è bianco all'interno e nero fuori, cosa che secondo me non lo rende invitante agli occhi di chi non lo ha mai assaggiato.

Fa parte della famiglia delle crocifere come rucola, senape, rape, cavoli, cavolfiori, verze, ecc., i suoi principi attivi principali sono glucosinolati, flavonoidi, rafanolo. E' un regolatore epato-biliare, colagogo, antispasmodico, stimolante, tonico, diuretico, disintossicante, espettorante, è quindi un ortaggio da tenere in debita considerazione facendo attenzione al fatto che non tutti gli stomaci lo gradiscono!

Una ricetta che ci arriva dalla tradizione è lo sciroppo di rapano, è una ricetta utile in caso di tosse e molto facile da ottenere:

cosa serve
  • miele o malto o zucchero di canna
  • 1 rapano nero
come fare
tagliare la parte superiore del rapano, svuotarlo parzialmente con uno scavino, riempire la cavità con la massa estratta tritata finemente, e mischiata con uguale peso di miele o malto o zucchero.
E' necessario collocarlo su un bicchiere o su una tazza, coprirlo con la pellicola trasparente o con la parte superiore del rapano tagliato che farà da coperchio, e lasciarlo al fresco per 24 ore, trascorso questo tempo, recuperare lo sciroppo che si sarà formato.
Un altro metodo consiste nell'affettarlo sottilmente e metterlo in un barattolo a chiusura ermetica aggiungendo 3-4 cucchiai di miele (oppure malto). Anche in questo caso dopo 24 ore si ottiene lo sciroppo che può essere usato in dosi di 3 cucchiaini al giorno.


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