mercoledì 11 gennaio 2017

IL CALICANTO



Ogni stagione ha in sé qualcosa che ci parla della stagione che verrà, una forza anticipale che ci spinge in avanti col nostro sistema sensoriale! Il calicanto, nelle gelide giornate invernali, si fa strumento perché ciò avvenga attraverso i suoi fiori e il loro profumo, che nel momento di massima fragranza, in genere il tardo pomeriggio, si fa percepire anche a distanza.


La pianta del calicanto è un arbusto molto anonimo, semplice che d'estate non si mette molto in mostra e nemmeno in inverno richiama l'attenzione, fintanto che non iniziano a sbocciare i suoi fiori! Questi si aprono proprio in pieno inverno, indipendentemente dalla condizioni climatiche, su rami spogli, privi di foglie, apparentemente secchi e sbocciano dal legno vecchio, senza picciolo, uno vicino all'altro ricoprendo abbondantemente la chioma. Sono fiori piccoli, cerosi (perciò resistenti al freddo), gialli con una macchia porpora al centro, assomigliano a campanelle, a piccole stelle, molto generosi nel riempire l'aria gelida del loro aroma, quasi un invisibile richiamo alla primavera. 



Il nome del calicanto significa “fiore d’inverno”. Una leggenda narra che abbia dato ospitalità a un pettirosso durante un rigido gennaio, quando nessun albero voleva accoglierlo sui suoi rami, offrendo riparo al povero uccellino sotto le sue poche foglie ormai secche e giallastre. Commosso dalla generosità di questa pianta Dio fece cadere sui suoi rami una pioggia di stelle splendenti e profumate, che si trasformarono prodigiosamente in fiori. La particolarità di questa pianta è proprio quella di fiorire a gennaio, anche in presenza del gelo, è quindi ricca di un’energia speciale.

Proprio i suoi fiori calmano, depurano e rinforzano! Si fanno essiccare (evitando di mischiarli con i semi che non vanno usati in quanto tossici!) e si usano per preparare, assieme allo zenzero (radici) e alla melissa (foglie) un infuso aromatico con proprietà calmanti e depurative. Mettere un cucchiaio di ognuno dei tre ingredienti in una tazza d’acqua calda, la sera, dopo 2-3 minuti filtrare e bere la tisana prima di coricarsi. Come  ricostituente è ricco di ormoni vegetali particolarmente utili per rinforzarsi nel pieno della stagione invernale, aggiungere una manciata di petali nelle insalate che si portano in tavola, fanno ritrovare rapidamente le energie carenti! Secondo la tradizione poi sembra possa aiutare a superare il disagio nei momenti difficili della vita; il suo profumo dolce infonde forza e serenità! Per questo a gennaio è opportuno tenerne un ramo o mettere 2-3 gocce del suo oleolito in un diffusore da tenere in camera da letto. Ci risveglieremo più tonici e distesi. Potete preparare un efficacissimo oleolito di calicanto contro gli arrossamenti da freddo: raccogliete una tazza di corolle fresche e mettetele in 100 ml di olio di mandorle. Lasciatele macerare in un vasetto chiuso, al buio, per 20 giorni: successivamente filtrate e utilizzate l’olio per proteggere la cute, massaggiando in particolare quella del viso e delle mani, la più esposta ai rigori dell’inverno. 



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