"La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono."
A. Einstein
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Opera di Daniela Sorgato |
Sto facendo una passeggiata in aperta campagna e penso insistentemente ad un problema che è diventato il tema del momento. Siamo verso la fine di giugno e la vegetazione è prosperosa, il viottolo che sto percorrendo è affiancato da un lato da un fossato con erbe incolte e dall'altro da arbusti e alcuni alberi da frutto selvatici e da una fila di tigli alti e rigogliosi che senz'altro sono stati piantati dal contadino come limitatori di proprietà.
Il profumo tutt'intorno è intenso, i tigli sono in piena fioritura, e solo una persona estremamente distratta non ne verrebbe catturata, quindi abbandono prontamente i miei pensieri e tento di diventare protagonista di questo bellissimo quadro. Tra le erbe del fossato ci sono le cicorie selvatiche che mostrano orgogliose i loro fiori azzurro intenso, le margherite di campo che luccicano al sole, i soffioni del tarassaco che si nascondono in mezzo a mazzi di ortiche pompose, l'avena selvatica che si lascia dondolare dal vento; che MERAVIGLIA! Immediatamente prendo dei respiri profondi e con questi torna l'attenzione al profumo dei tigli che si espande tutto intorno, la loro chioma avvolge e nasconde un vero e proprio laboratorio, una miriade di api industriose ronzano incessantemente creando un brusio continuo ma armonico, niente a che vedere col brusio dei miei pensieri di pochi minuti prima! Già e le mie preoccupazioni? Decido di dedicarmi a loro più tardi e di continuare la mia passeggiata godendo della bellezza che mi circonda! Più tardi, nell'avvicinarmi a casa, mi sento alleggerita e nutrita nello spirito tanto da vedere chiaramente la risoluzione del problema! Grazie Universo!
Creare, riconoscere o utilizzare canali preferenziali per portare silenzio nella nostra mente è estremamente benefico! Meditazione, preghiera, passeggiata nei campi, non è importante come ma è importante riuscire a dare spazio alla nostra mente analogica, intuitiva, irrazionale e premere il pulsante muto di quella razionale in modo sistematico. Uno dei canali preferenziali è rappresentato proprio dal respirare l'aria, utilizzare l'olfatto, sentire i profumi per potere entrare in contatto con la nostra parte più animica. Le scritture sacre delle antiche tradizioni mistiche dicevano che tra i nostri sensi l'olfatto è quello da cui l'anima trae piacere, mentre gli altri danno piacere al corpo, esso è il più spirituale e permette di scoprire e di distinguere realtà molto sottili, del tutto nascoste agli altri sensi.
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